
Venuto al mondo
L’avventura di Gemma e Diego è anche la storia di tutti noi, perché questo è un romanzo contemporaneo. Di pace e di guerra. La pace è l’aridità fumosa di un Occidente flaccido di egoismi, perso nella salamoia del benessere. La guerra è quella di una donna che ingaggia contro la natura una battaglia estrema e oltraggiosa. L’assedio di Sarajevo diventa l’assedio di ogni personaggio di questa vicenda di non eroi scaraventati dalla storia in un destino che sembra in attesa di loro come un tiratore scelto. Un romanzo-mondo, di forte impegno etico, spiazzante come un thriller, emblematico come una parabola.
Aneddoti personali
“Venuto al mondo” non poteva mancare fra le letture da proporre in occasione dello speciale sulla guerra in ex Jugoslavia e, in particolare, sull’assedio di Sarajevo, a trent’anni dalla sua fine.
Il romanzo della Mazzantini, letto su consiglio della mia amica Veronica, è un vero e proprio colpo all’anima. Come mi ha anticipato Veronica, alla fine, per quanto sono crudelmente realistici, il lettore arriva a odiare i personaggi, nauseato dalla nuda umanità che traspare da ognuno di essi.
Nello scorrere delle pagine, e della trama, davanti ai miei occhi si alternavano, dunque, frame di Sarajevo. La Sarajevo cui feci visita nel 2017 e che imparai a conoscere e apprezzare nelle sue fragilità. Intatta, pura, ancora preservata da quel turismo di massa fagocitante e impaziente.
Recensione
“Venuto al mondo”, vincitore del Premio Campiello 2009, lascia senza parole. Opera sentita, struggente, intensa, racconta storie di vite reali e realistiche.
Oltre allo struggimento della guerra, sono poi affrontati temi importanti, quali la maternità e la forza dell’amicizia. Tali argomenti prorompono in modo netto e roboante.
Margaret Mazzantini, con il suo linguaggio ricercato e diretto, arriva dritta al cuore di ognuno. “Venuto al mondo” è un vero e proprio capolavoro della letteratura contemporanea.
Conclusioni
Da pelle d’oca!
Voto
Citazioni
…e la vita ride di noi, come una vecchia puttana sdentata, mentre ce la scopiamo a occhi chiusi, sognando il culo di un giglio…