
Ti ricordi di Sarah Leroy?
Dopo vent’anni Fanny Courtin, giornalista e sorella di Angélique, parte da Parigi e torna a Bouville insieme alla figliastra, un’adolescente riottosa e combattiva con cui ha un rapporto a dir poco tempestoso. Fanny deve scrivere un reportage sul dramma che ha segnato anche la sua giovinezza, ma l’ostinato, crescente interesse della ragazzina per la storia di Sarah la spinge ad avviare un’indagine personale su quel caso tuttora irto di lacune e non detti. La storia di Sarah è quella di un gruppo di ragazze che decisero di chiamarsi le “Disincantate”, e che sonda la materia di cui è fatta l’amicizia a quell’età, immediata, potente, costellata di salite e ripide discese; una storia sul cui fondo suonano brani indimenticabili e palpita l’angoscia dei segreti più oscuri mentre davanti si spalanca l’orizzonte immenso del mare.
Aneddoti personali
Ho apprezzato molto il romanzo “Ti ricordi di Sarah Leroy?”. L’ho letto voracemente, sino all’ultima pagina.
La letteratura contemporanea francese sta prendendo piede. Dopo la scrittrice Valerie Perrin, con il suo ultimo capolavoro “Tatà”, ho avuto il piacere di conoscere la penna di Marie Vareille, autrice da oltre 1 milione di copie in Francia.
Recensione
“Ti ricordi di Sarah Leroy?” è un giallo sui generis. Apprezzatissimo. La storia scorre e coinvolge i lettori, rivelando la sconcertante soluzione del mistero solo alla fine.
Lo stile narrativo di Marie Vareille è sensazionale. L’autrice mescola voci narranti e piani temporali per ottenere un risultato sorprendente.
In “Ti ricordi di Sarah Leroy?”, oltre al mistero, vengono trattati temi delicati come le amicizie adolescenziali, gli abbandoni e il rapporto con in nuovi compagni dei genitori.
Conclusioni
Da non perdere…
Voto
Citazioni
Un ultimo granello di sabbia mi scorre tra le dita. Un ultimo pensiero per te.