
Tatà
È l’inizio di un’indagine a ritroso nel tempo. Grazie a vecchi amici, testimonianze inaspettate e una misteriosa valigia di audiocassette, Agnès ricostruisce la storia di una famiglia, la sua, in cui il destino dei componenti è legato in maniera indissolubile a un circo degli orrori, all’unica sopravvissuta di una famiglia ebrea deportata e sterminata dai nazisti, alle vicende di un celebre pianista e a quelle di un assassino senza scrupoli, alle subdole manovre di un insospettabile pedofilo e al tifo sfegatato per la locale squadra di calcio, il FC Gueugnon.
Aneddoti personali
“Tatà”, in francese vezzeggiativo di zia, è la mia prima proposta dell’anno. Un must assoluto delle ultime uscite letterarie, sulle quali vi terrò aggiornati con appuntamenti mensili.
Acquistai il romanzo in una libreria lecchese: i muri di libri, il fruscio della carta, il profumo d’inchiostro… tutto un’altra cosa. Acquistare un libro fisicamente è un’esperienza unica, sia perché in tal modo si sostengono i librai locali, sia perché, e soprattutto, si entra in un mondo magico.
Siete tristi, siete felici, stanchi, annoiati, allegri? Correte in libreria… ve lo consiglio!
Recensione
“Tatà” non è un romanzo. È una serie di romanzi nel romanzo. Storie di vita, di quotidianità s’intrecciano tra loro dando origine a una trama impareggiabile.
Difficile classificare “Tatà” in un solo genere letterario: al suo interno si fondono elementi del giallo, del romanzo di formazione e sfumature di rosa.
Valerie Perrin si conferma una grande scrittrice. La sua scrittura coinvolgente impone però al lettore un’alta dose di attenzione: altrimenti, fra un intreccio e l’altro, va a finire che ci si perde!
Conclusioni
Lasciatevi coinvolgere in altre mille vite…
Voto
Citazioni
Non ho fatto che correre da un successo all’altro. Oggi niente e nessuno mi aspetta, e io non mi aspetto più niente da nessuno. Forse è questa la fortuna, o almeno la libertà