Riconoscere ciò che è

Riconoscere ciò che è. La forza rivelatrice delle costellazioni familiari

Bert Hellinger
La psicoterapia sistematica serve a scoprire le dinamiche nascoste che legano una persona alla propria famiglia, offrendole l’occasione di conoscere meglio la propria realtà e quella degli altri membri familiari e indicandole un modo più appropriato e soddisfacente di rapportarsi a loro. Queste dinamiche si possono esplorare con la rappresentazione delle costellazioni familiari. Esse sembrano provare che ogni famiglia, ogni stirpe, ha qualcosa come un proprio campo cosciente, con il quale si può entrare in contatto per avere informazioni importanti su ciò che disturba o favorisce l’equilibrio nelle relazioni intime.

Aneddoti personali

Mi rendo conto che, con “Riconoscere ciò che è” di Bert Hellinger, mi avventuro in una proposta sui generis. Tuttavia, credo ne valga la pena, a volte, confrontarci con un mondo a noi sconosciuto; tale esperienza, perlomeno, è di grande aiuto al nostro pensiero critico.

Infatti, tale saggio psicologico, introduttivo della c.d. psicologia sistematica, non mi è stato sempre di immediata comprensione, avendo io sostenuto un percorso formativo in tutt’altro campo.

Ciò, comunque, non toglie che la conoscenza del pensiero di Hellinger mi abbia arricchito, trovandomi talvolta d’accordo talaltra in disaccordo con le sue tesi.

Recensione

Riconoscere ciò che è” è un saggio introduttivo alla psicologia sistematica. Bert Hellinger, perlopiù, pone in risalto l’importanza dei fatti così come sono e, soprattutto, le dinamiche familiari.

È interessante scoprire come alcuni “schemi” si ripetano in ogni famiglia, compresa la nostra: il terapeuta fornisce al proposito la sua personale spiegazione (non per forza condivisibile).

Maggior pregio di “Riconoscere ciò che è” è la sua struttura: attraverso il dialogo (domanda e risposta) se ne facilita la fruizione.

Conclusioni

Impegnativo… ma ne vale la pena!

Voto

5/5

    Citazioni

    Amore non significa che voglio qualcosa da lei, ma solo che l’approvo così com’è. Senza giudicarla

    l

    5,0 / 5
    Grazie per aver votato!

    Pubblicato da Silvia Schenatti

    Silvia Schenatti (Lecco, 1992) è cresciuta tra il lecchese e la Valmalenco. Consegue il diploma al Liceo socio-psico-pedagogico di Monticello Brianza e si laurea, con lode, in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, discutendo una tesi in diritto penale. Terminati il tirocinio e la pratica forense, nel 2021 ottiene il titolo di Avvocato. Da sempre amante della scrittura, “L’inferno dentro i suoi occhi” è la sua opera prima.

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