Natale in… Inghilterra!

Eccoci al secondo appuntamento di “Natale nel mondo“! Robert e Sophia, padre e figlia, ci faranno scoprire le tradizioni natalizie inglesi. Saranno cambiate nel corso degli anni?

1) Innanzitutto, nella tradizione inglese, chi porta i regali nella notte di Natale? Babbo Natale o Gesù Bambino? Qual è, nella tua lingua, il loro nome?

ROBERT – Nella tradizione inglese è Babbo Natale a portare i regali ai bambini. In inglese Babbo Natale viene chiamato Father Christmas o Santa Claus.

SOPHIA – In Inghilterra è Babbo Natale a portare i regali. In inglese lo chiamiamo Father Christmas: in America, tanti lo chiamano Santa.

2) Quando eri bambino/a, cosa chiedevi per Natale? In che modo comunicavi a Babbo Natale (o a Gesù Bambino) le tue richieste?

ROBERT – Alcuni bambini erano soliti riporre la lettera per Babbo Natale, indirizzata al Polo Nord, nella cassetta della posta; ovviamente, quelle lettere non andavano da nessuna parte! Un altro modo per comunicare con Babbo Natale era quello di lasciare la letterina sull’albero di Natale il giorno della Vigilia.

SOPHIA – Quando ero più piccola scrivevo la letterina con i regali da chiedere a Father Christmas. Dopo aver compiuto i sette anni, ricordo che scrivevo la letterina a scuola, come attività che le maestre ci assegnavano per il pomeriggio. Chiedevo giocattoli, come barby o bambole. Diventando più grande, ho iniziato a chiedere la piastra per i capelli e i vestiti.

3) Venivi sempre accontentato/a?

ROBERT – Solo alcune volte!

SOPHIA – Mi piaceva esagerare con le richieste nella mia letterina, così non sempre mi arrivava tutto quello che chiedevo. Quando diventai più grande, incominciai a fare meno richieste.

4) Sul piano religioso, come si svolgono, in Inghilterra, le celebrazioni del Natale?

Il giorno di Natale si va in chiesa. Ci sono molti canti natalizi che vengono chiamati Carols. Essi si cantano a dicembre, in particolare durante il periodo dell’Avvento.

SOPHIA – Nella nostra famiglia Protestante, iniziamo ogni mattina di Natale andando in chiesa, dove si cantano canti natalizi (Christmas Carols) e viene offerto a ciascuno un bicchiere di champagne. Dopo la messa, apriamo i regali e facciamo un piccolo pranzo a base di panini con il salmone. Normalmente, trascorriamo il pomeriggio rilassandoci e guardando la TV, tutti assieme. La sera facciamo il cenone con tacchino (Turkey) e Christmas pudding. Spesso, giochiamo a un gioco da tavolo o passiamo qualche ora a chiacchierare, prima di andare a letto o guardare un film.

5) Nelle case e per le strade, durante il periodo festivo, ci sono addobbi natalizi? Quali?

ROBERT – Sì, ce ne sono molti! Non solo a tema religioso: molti addobbi richiamano la neve e Babbo Natale. La principale decorazione natalizia è l’albero di Natale, introdotto, nel Regno Unito, dal Principe Alberto, marito della Regina Vittoria, il quale era di origine tedesca. In Germania, infatti, la tradizione dell’albero di Natale (Tannenbaum) è molto più antica rispetto che nel Regno Unito.

SOPHIA – Molte abitazioni londinesi hanno decorazioni natalizie. Alcune case, in giardino, hanno Babbo Natale gonfiabile, luminarie o addobbi. La decorazione dell’albero di Natale, ogni anni, è un’occasione che scalda il cuore, sia ai bambini che agli adulti.

6) Qual è, in Inghilterra, il canto natalizio più popolare?

ROBERT – I più famosi canti natalizi inglesi celebrano la nascita di Gesù, come, ad esempio, “O come all ye faithful” o “Hark the Herald Angels Sing, Glory to the Newborn King”. Altri canti popolari, come “I am dreaming of a white Christmas”, vengono cantati ogni anno.

SOPHIA – La canzone di Natale più popolare è “We wish you a Merry Christmas”.

7) Veniamo alle tradizioni culinarie. Qual è il piatto tipico che non può mancare in tavola durante il pranzo natalizio inglese?

ROBERT – Il Roast Turkey (tacchino arrosto) con patate arrosto e verdure è il più popolare. Anche il Christmas pudding è molto tradizionale: lo si prepara nella prima settimana di dicembre e deve essere conservato fino al Natale successivo (circa 13 mesi!). Viene fatto con tanto porto e brandy che lo conservano per tutto questo periodo.

SOPHIA – Il Roast Turkey (tacchino arrosto), che ho menzionato sopra, è un piatto molto comune per la cena di Natale. Solitamente è accompagnato da patate arrosto, verdure e yorkshire puddings.

8) Hai a cuore una particolare tradizione natalizia che vuoi raccontare?

ROBERT – Il giorno di Natale in famiglia si seguiva sempre la stessa routine, che si mantiene fino ad oggi. La mattina di Natale andavamo in chiesa e cantavamo le canzoni di Natale. Dopo la messa veniva offerto ai fedeli un bicchiere di champagne. Tornati a casa, c’erano panini con salmone affumicato e vino; poi ognuno di noi apriva i suoi regali che trovavamo sotto l’albero. La sera si faceva la cena di Natale.

SOPHIA – Amo particolarmente trascorrere il Natale nel Nord Devon, regione inglese. Quando ero più piccola, passavo il Natale giocando con i miei cuginetti e cercando di rubare lo champagne al termine della messa. A Santo Stefano, boxing day, mi piace andare a vedere la partenza dell’evento “Hunt”: un raduno dei cavalli della zona che vanno nella campagna a caccia di volpi. I cavalli devono seguire gli hounds (cani segugio) che fiutano le volpi. Mi piace veder partire così tanti cavalli tutti assieme.

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Pubblicato da Silvia Schenatti

Silvia Schenatti (Lecco, 1992) è cresciuta tra il lecchese e la Valmalenco. Consegue il diploma al Liceo socio-psico-pedagogico di Monticello Brianza e si laurea, con lode, in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, discutendo una tesi in diritto penale. Terminati il tirocinio e la pratica forense, nel 2021 ottiene il titolo di Avvocato. Da sempre amante della scrittura, “L’inferno dentro i suoi occhi” è la sua opera prima.

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