Una Villa, la sua tinaia. Tante piccole luci a rischiarare l’ombrosità dicembrina. Profumi, chiacchiericci, addobbi. L’aurea del Natale.
Decine di bancarelle quali passerella di manufatti, idee e ambizioni. Una mostra della Brianza che lavora, che si dà daffare, fra passato e innovazione. Fra un prima e un dopo.
In questa suggestiva cornice, ho avuto l’onore di esporre la mia ultima creazione: “Gocce d’inchiostro”. Perfetto mix tra passato e futuro, ove a racconti brevi e illustrazioni in bianco e nero, retaggio del tempo che fu, si affiancano QR-Code, testimoni della realtà multimediale.
I mercatini in tinaia, un momento di aggregazione e condivisione. Una possibilità per incontrare vecchi amici e aprirsi a nuove conoscenze, a nuovi orizzonti umani e artistici.
E poi la Villa. Le sue sale, i suoi lampadari. Gli affreschi.
Innanzi a un pubblico intimo e attento, ho sperimentato il piacere di presentare (per la prima volta) “Gocce d’inchiostro”. Perché proprio questo titolo? Cos’ha di così particolare questo libro?
Una perfetta occasione di far conoscere la filosofia che ha guidato la creazione della mia Opera ultima. Un’Opera congeniata appositamente per essere consultabile da chiunque, non solo dai voraci lettori.
Un’Opera che ha voluto unire varie forme artistiche, restituendo un potpourri di esperienze, sensoriali ed emotive. Una lettura attiva, affiancata da disegni, musiche e ricette.
I mercatini in tinaia, una due giorni di grande fatica ma di enormi e impagabili soddisfazioni, le quali non avrei potuto vivere senza l’aiuto di tante persone. Ringrazio così la mamma, Chiara, Darwin, Esther, Lello e la dolce Lula che mi hanno affiancata, o sostituita, alla bancarella di vendita.
Un grazie a Sandra, relatrice della presentazione di “Gocce d’inchiostro”, e a Monica, fotografa ufficiale dell’evento. Inoltre, il mio ringraziamento va ai proprietari di Villa Sommi Picenardi e agli organizzatori del mercatino, in particolare a Chiara.
Infine, un grazie speciale a colore che si sono interessati alla mia Opera e con i quali ho potuto scambiare quattro chiacchiere.