Silvia e Nicolò mi prendono per mano, guidandomi lungo il corridoio. D’improvviso arrestano il passo; io con loro. I miei piedi scalzi stanno congelando sulle piastrelle di terracotta.
Mio fratello mi afferra, conducendo le mie dita sul tavolo di compensato. Ne seguo la superficie liscia, sino a imbattermi in piccoli frammenti appuntiti; uno dopo l’altro. Facendo scorrere la falange, continuamente sottoposta a fastidiose punture, lo strano sentiero acuminato mi conduce a quelle che al tatto riconosco come rocce; agglomerati di crosta terrestre. Ecco il Regno minerale: è la prima domenica d’Avvento.
Un’altra settimana trascorre lenta, trascinandosi faticosamente fino al weekend. Oggi è solo Silvia a svegliarmi; non stiamo più nella pelle. Anche se Nicolò sta ancora dormendo, ci dirigiamo, mano nella mano, al cospetto del Magico Presepe.
Questa volta le mie dita perlustrano una superficie morbida. Quasi avverto una sensazione di solletico, mentre sui miei polpastrelli si stagliano goccioline di umidità. Attorno alla stradicciola sassosa, come per miracolo, un rigoglioso muschio sembra essere comparso dal nulla. Ecco il Regno vegetale: è la seconda domenica d’Avvento.
Mancano sempre meno giorni a Natale; io non sto più nella pelle. Dunque tocca a me svegliare i miei fratelli. Mi siedo sul bordo del letto e chiamo il loro nome a gran voce. Nicolò mi conduce fino al Presepe; Silvia dietro di noi.
Immediatamente, le mie dita affondano in quello che sembra un batuffolo. Rimango incastrata in un morbido groviglio di riccioli. Scoppio a ridere, immaginandomi di accarezzare soffici pecore, in paziente attesa del Bambinello. Ecco il Regno animale: è la terza domenica d’Avvento.
Quasi ci siamo. La quarta domenica d’Avvento ci sorprende pimpanti, già alle prime luci dell’alba. Io e i miei fratelli ci fiondiamo al Presepe, curiosi di saggiare le ultime novità di quella magia.
Ad attenderci decine di statuette, sulle quali passo delicatamente il mio ditino. Ho persino paura di far loro male; sto attenta. Con dolcezza, ne seguo il profilo: ci sono pastori, lavandaie, fornai. Mi sposto verso sinistra, indugiando su quella che dovrebbe essere la capanna. Lì sotto, riconosco i contorni della Madonna e di San Giuseppe inginocchiati. Ecco il Regno umano.
Scrutando attentamente la mangiatoia, affondo il dito in una piccola conca, riempita di paglia. Tutto è pronto per la nascita di Gesù Bambino.
Ringrazio Sofia e Sara per le bellissime illustrazioni!