Madre d’ossa

Madre d’ossa

Teresa Battaglia ha davvero perso la sfida più grande di tutte? Quella con la sua memoria, contro il suo corpo e la malattia che le ha annebbiato la mente? 
Tutto lo fa ritenere. È questo che pensano i suoi colleghi, le persone che le vogliono bene, chi le sta intorno. È questo che crede anche Massimo Marini quando, dopo aver ricevuto una chiamata anonima, si precipita in mezzo alle montagne. Dove il bosco più fitto cede il passo all’acqua gelida di lago, qualcosa di enigmatico e terribile è accaduto. Ed è lì che Massimo vede Teresa. Le guance sporche di sangue, lo sguardo smarrito e tra le braccia il cadavere di un ragazzo.  
Chi era quel giovane? E perché Teresa è lì con lui?  
Massimo non ha risposte, solo dubbi. Sa, però, che la scena di un crimine è l’ultimo posto in cui dovrebbe trovarsi il commissario Battaglia.  
Teresa ha irreparabilmente alterato il luogo del ritrovamento e inquinato gli indizi.
Ma forse non è davvero così che stanno le cose…

Aneddoti personali

Tra mare e monti, questo romanzo mi ha tenuto compagnia durante le mie brevi vacanze settembrine. La sua lettura è stata ancor più apprezzata per il fatto di aver sfogliato le pagine proprio mentre mi trovavo nella terra in cui è ambientata la storia, il Friuli Venezia Giulia. Regione magnifica, nella quale ho deciso di ambientare la mia opera in atto.

Recensione

Madre d’ossa”, un magnifico romanzo giallo e non solo. Il libro è disseminato di apprezzabili richiami storici e leggendari che rendono unica la terra friulana.

Lo stile dell’autrice, Ilaria Tuti, sa coinvolgere il lettore, facendogli “sentire” le emozioni dei personaggi.

La trama, proprio perché ben costruita, richiede impegno e attenzione da parte di chi legge.

Conclusioni

Madre d’ossa“, un romanzo coinvolgente e appassionato!

Voto

4/5

    Citazione

    Massimo conosceva quel soprabito blu, teso sul dorso largo, e conosceva anche gli inconfondibili capelli rossi, ora scarmigliati. Teresa Battaglia voltò la testa con lentezza e lo guardò. Aveva le guance sporche di sangue. In ginocchio, teneva il corpo di un ragazzo morto tra le braccia

    4,8 / 5
    Grazie per aver votato!

    Pubblicato da Silvia Schenatti

    Silvia Schenatti (Lecco, 1992) è cresciuta tra il lecchese e la Valmalenco. Consegue il diploma al Liceo socio-psico-pedagogico di Monticello Brianza e si laurea, con lode, in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, discutendo una tesi in diritto penale. Terminati il tirocinio e la pratica forense, nel 2021 ottiene il titolo di Avvocato. Da sempre amante della scrittura, “L’inferno dentro i suoi occhi” è la sua opera prima.

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