LO SAPEVI CHE… QUANTE NE SAI SULLA GUERRA IN EX JUGOSLAVIA?

Immagine creata con AI

1) In che anno è iniziato l’assedio di Sarajevo (ex Jugoslavia)?

Risposta corretta: 1992 (soluzione B).

L’assedio di Sarajevo, attuale  Capitale della Bosnia-Erzegovina, iniziò il 5 aprile 1992, per terminare il 29 febbraio 1996 (quindi continuò anche oltre gli accordi di Dayton, 21 novembre 1995). Tale assedio viene ricordato come uno dei più lunghi della Storia contemporanea.

L’Armata Popolare Jugoslava e le forze paramilitari serbo-bosniache miravano a contenere la volontà indipendentista della neonata Bosnia-Erzegovina e a creare la cosiddetta Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina, d’impronta ortodossa nonostante la maggioranza musulmana e la componente croato-cattolica.

L’assedio di Sarajevo, con un numero elevatissimo di vittime e feriti civili, fu ancora più distruttivo data la conformità del territorio su cui sorge la città bosniaca. I cecchini nemici, appostati sulle montagne attorno alla Capitale, facevano ricadere bombe, mortai e proiettili sull’abitato chiuso nella valle.

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2) Qual è stato l’evento che ha innescato la miccia della guerra in ex Jugoslavia?

Risposta corretta: Partita di calcio (soluzione D)

Può sembrare strano ma è così: un incontro di calcio ha influenzato le sorti della Storia e di molti popoli!

Il match disputato il 13 maggio 1990 fra Dinamo Zagabria (croata) e Stella Rossa (serba) passò alle cronache come “La battaglia del Maksimir”, dal nome dello stadio in cui (non) si disputò l’incontro. Prima della partita, ci furono scontri tra le due fazioni: da un lato i Bad Blue Boys, tifosi della Dinamo e convinti indipendentisti, dall’altro gli ultras serbi, guidati da colui che si ricorderà con il soprannome di Arkan, fervidi nazionalisti. La tensione sugli spalti si rivelò solo un piccolo assaggio di quello che poi si sarebbe consumato sul campo di battaglia.

Per approfondire il tema, consiglio un breve ma esaustivo video YouTube sul canale “La biblioteca di Alessandria”, di cui lascio il link: La partita che (non) fece scoppiare una guerra- La battaglia del Maksimir [AperiStoria 41]

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3) Il Tribunale dell’Aja ha riconosciuto che a Srebrenica fu commesso un genocidio. Ma dove si trova Srebrenica?

Risposta corretta: Bosnia-Erzegovina (soluzione A).

Srebrenica è una cittadina situata nel nord-est della Bosnia-Erzegovina. Nonostante fu dichiarata dall’ONU zona protetta, sotto presidio dei soldati olandesi e dell’UNPROFOR, nel luglio 1995 fu teatro di un massacro ai danni della sua popolazione da parte dei militari della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina, guidati dal generale Ratko Mladic.

Diverse Corti internazionali definirono ciò che avvenne a Srebrenica “genocidio”, ai danni dei bosgnacchi. La Convenzione ONU del 1948, all’art 2, definisce il reato di genocidio nei seguenti termini: “…ciascuno degli atti seguenti, commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, come tale:+

a. Uccisione di membri del gruppo.

b. Lesioni gravi all’integrità fisica o mentale di membri del gruppo.

c. Sottoposizione deliberata del gruppo a condizioni di vita intese a provocare la sua distruzione fisica, totale o parziale.

d. Misure miranti ad impedire nascite all’interno del gruppo.

e. Trasferimento forzato di fanciulli da un gruppo ad un altro”.

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4) La guerra in ex Jugoslavia è stata causata (anche) da motivi etnici e religiosi. Di che religione sono i bosgnacchi?

Risposta corretta: Musulmani (soluzione B).

Prima, e dopo, la guerra, la Bosnia-Erzegovina costituisce un Paese multietnico. Al suo interno convivono, principalmente, tre etnie: i bosgnacchi, la maggioranza, di religione musulmana, i serbi ortodossi e i croati cattolici.

Ancora oggi, la Presidenza della Nazione è organizzata in modo da garantire la rappresentanza di ogni gruppo: è, infatti, composta da tre membri, ciascuno esponente di un’etnia. A rotazione di otto mesi, dunque, ognuno assume il ruolo di Presidente. Le elezioni popolari si tengono ogni quattro anni.

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5) Gli accordi di Dayton hanno messo fine alla guerra in ex Jugoslavia (salva la situazione kosovara). Quali Stati sono nati dallo “smembramento” della ex Jugoslavia?

Risposta corretta: Slovenia, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Serbia e Macedonia (soluzione C).

Durante e in occasione della guerra in ex Jugoslavia si formarono cinque Stati indipendenti, a discapito del cosiddetto sogno di una Grande Serbia, portato avanti da Milosevic e in nome del quale furono combattute diverse battaglie. Fu proprio da Slobodan Milosevic, nel 1988, ad annunciare l’assurdo progetto nel discorso tenuto a Piana dei Merli (Kosovo).

Slovacchia, Romania e Albania non fecero mai parte della ex Jugoslavia. La prima è nata dalla scissione della Cecoslovacchia in Repubblica Ceca e Slovacchia (1992). La seconda vede una derivazione latina, essendo il romeno una delle lingue neolatine. La terza, da sempre sotto influenza turca, è stata per alcuni anni colonia italiana.

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Pubblicato da Silvia Schenatti

Silvia Schenatti (Lecco, 1992) è cresciuta tra il lecchese e la Valmalenco. Consegue il diploma al Liceo socio-psico-pedagogico di Monticello Brianza e si laurea, con lode, in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, discutendo una tesi in diritto penale. Terminati il tirocinio e la pratica forense, nel 2021 ottiene il titolo di Avvocato. Da sempre amante della scrittura, “L’inferno dentro i suoi occhi” è la sua opera prima.

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