LETTURA INDIVIDUALE O GRUPPI DI LETTURA?

1) Un fenomeno ancora poco diffuso (e frequentato)

Solitamente, leggendo un libro, sperimentiamo un momento di intimità, introspezione. La storia la facciamo nostra, immedesimandoci magari in questo o in quel personaggio.

Tuttavia, la lettura può essere anche un momento di condivisione, di confronto. A tal fine, ormai da anni, sono nati i “gruppi di lettura”.

Ma, esattamente, cos’è un gruppo di lettura?

Sviluppatosi soprattutto nelle biblioteche, il gruppo di lettura riunisce più persone che, in privato e singolarmente, hanno letto lo stesso libro. Dunque, terminato di leggerlo, si incontrano per discuterne, approfondire i temi e confrontarsi. Un po’ come tornare a scuola…

Nonostante la longevità del fenomeno, questo è diffuso, a tutt’oggi, soprattutto nelle biblioteche delle grandi città, non avendo ancora attecchito nei paesi di provincia.

Ma i lettori sono interessati a tali gruppi o preferiscono ancora la lettura in totale intimità?

2) Non c’è confronto

Al fine di rispondere a questa semplice domanda, ho lanciato un sondaggio sui miei canali Social. I risultati sono stati sorprendentemente sbilanciati:

Straordinariamente, il 93% dei votanti predilige ancora una modalità di lettura singola, raccolta, e solo il 7% è propenso a un tipo di lettura condivisa, costruttiva.

3) Intimità o condivisione?

La scelta tra una o l’altra modalità di lettura, probabilmente, è indice anche di un modo d’essere della persona o, quantomeno, del suo vivere l’esperienza letteraria.

Gustando un libro singolarmente, sperimentiamo il piacevole tepore dell’intimità: ci siamo noi, la storia e le emozioni che la stessa ci infonde. È un momento tutto nostro, esclusivo.

Diversamente, aderendo a un gruppo di lettura, siamo più propensi alla condivisione, al dialogo con l’altro. In tale situazione, il confronto con se stessi lascia spazio al confronto con il prossimo, dando luogo a un vivace momento di condivisione.

Dunque, ai fini della crescita personale, sarebbe opportuno sperimentare entrambe le modalità di lettura, nonché di riflessione.

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Pubblicato da Silvia Schenatti

Silvia Schenatti (Lecco, 1992) è cresciuta tra il lecchese e la Valmalenco. Consegue il diploma al Liceo socio-psico-pedagogico di Monticello Brianza e si laurea, con lode, in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, discutendo una tesi in diritto penale. Terminati il tirocinio e la pratica forense, nel 2021 ottiene il titolo di Avvocato. Da sempre amante della scrittura, “L’inferno dentro i suoi occhi” è la sua opera prima.

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