Le mie montagne racchiuse in “Gocce d’inchiostro”: Chiesa in Valmalenco, 4 gennaio 2025

Da “Il profumo degli Dei”, in Gocce d’inchiostro:

E, dunque, mi ritrovo sospesa fra due diversi mondi, dei quali questa vetta si sta facendo scomodo collante. Non demordo. Decido di salire, sempre più in alto. Dopotutto, sono sempre attempo per tornare indietro.

Attirata da un insolito e appetitoso profumo, mi convinco che sto per approdare in Paradiso. O, forse, sull’Olimpo, dove Zeus e gli altri Dei mi stanno aspettando. Finalmente, arrivo in cima e, con mia grande sorpresa, non c’è l’ombra di alcuna divinità. Al posto loro, un rifugio dal cui interno proviene quell’aroma dolciastro, fattosi sempre più intenso.

Mi lascio attrarre, finché le narici riescono a distinguere il nauseabondo odore di fritto, smorzato dal delicato olezzo dello zucchero a velo. Come un cane segugio, mi lascio condurre dall’infallibile olfatto, arrivando al cospetto di un ricco cestino di strambe frittelle”.

Un esperimento. Sabato 4 gennaio 2025, Lorena, davanti a una trentina di persone riunitesi nella sala della CRI di Chiesa in Valmalenco per la presentazione di “Gocce d’inchiostro”, ha chiesto loro di chiudere gli occhi e lasciarsi guidare dalla storia, concentrando tutta l’attenzione sul senso dell’olfatto.

Obiettivo: indovinare il luogo della Valmalenco descritto nel brano. Esperimento più che riuscito. Il pubblico, ascoltando la mia personale descrizione, ha individuato il rifugio Tartaglione, tanto caro a malenchi e turisti di questa meravigliosa valle.

In un clima di amicizia e familiarità, ho avuto il piacere di presentare “Gocce d’inchiostro” circondata dall’affetto delle mie montagne. Il mio posto nel mondo. Il mio posto del cuore.

Accanto a me ho voluto una persona speciale, senza il cui sostegno “Gocce d’inchiostro” non sarebbe esistito. Cristian ha potuto spiegare meglio il contenuto del suo grande aiuto e supporto alla realizzazione del libro, dall’inserimento dei QR-Code alla programmazione delle pagine di “Parole, al limite” cui questi rimandano.

Questo bel pomeriggio non sarebbe stato possibile realizzarlo senza l’appoggio e la collaborazione di molte persone. A tal proposito, ringrazio la biblioteca e la Croce Rossa di Chiesa in Valmalenco, in particolare nella persona del suo responsabile Luciano Dell’andrino. Le organizzatrici dell’evento, Betty e zia Fiorella, le quale si sono occupate, tra l’altro, di pubblicizzare l’incontro.

Infine, un grazie speciale a Lorena Rossatti, relatrice di ogni mia presentazione in Valmalenco. Ci tengo a ringraziarla per la sua disponibilità e passione con cui si dedica a me e alle mie Opere.

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Pubblicato da Silvia Schenatti

Silvia Schenatti (Lecco, 1992) è cresciuta tra il lecchese e la Valmalenco. Consegue il diploma al Liceo socio-psico-pedagogico di Monticello Brianza e si laurea, con lode, in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, discutendo una tesi in diritto penale. Terminati il tirocinio e la pratica forense, nel 2021 ottiene il titolo di Avvocato. Da sempre amante della scrittura, “L’inferno dentro i suoi occhi” è la sua opera prima.

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