Eccoci a una puntata speciale della rubrica “Parola all’esperto“. Oggi affronteremo una tematica molto particolare e, ai più, del tutto sconosciuta: l’astrologa Angelly Contreras ci racconterà il mondo – o meglio, l’universo – dell’astrologia, schiarendoci le idee sulla materia.
Tuttavia, questa volta, data la complessità del tema e le risposte esaustive di Angy, la sua intervista sarà divisa in due puntate. Nella prima parte, si farà un po’ di chiarezza concettuale e si getteranno le basi conoscitive per meglio comprendere l’approfondimento contenuto nella seconda.

1) Cosa ti ha spinta a intraprendere il percorso di astrologa?
Il mio amore per la mitologia greca, romana ed egizia. Fin da piccola sono stata attratta dai racconti mitologici, i loro Dei, semidei, eroi e il confronto con i semplici mortali. Anche mio padre era appassionato di film mitologici e perciò mi raccontava in modo molto bello le loro gesta: io sentivo la magia nelle narrazioni. Per questo motivo, mi è stato facile studiare astrologia.

2) Qual è, a tuo parere, la “missione” dell’astrologo, o astrologa?
Secondo me, la missione dell’astrologo (e dell’astrologa) consiste nell’interpretare e orientare la persona che, in quel momento della sua vita, può trovarsi in uno stato di armonia o disarmonia. Questo si realizza analizzando i movimenti dei corpi celesti, astri, pianeti, ecc., che potrebbero influenzarci.
Lo strumento principale dell’astrologo è la carta astrale o natale, ossia la “fotografia” del cielo e degli astri al momento della nascita di un essere umano. Allora possiamo vedere quali sono i suoi punti di forza, debolezze, visione della vita e, in qualche modo, aiutarlo a connettersi con l’universo e le sue energie celesti, offrendo così un’opportunità di guarigione e di cambiamento, trasformazioni personali e coltivare relazioni più armoniose e significative.
In conclusione, gli astrologi aiutano la persona a identificare le aree più vulnerabili della sua vita e le spiegano in che modo la sua salute può essere influenzata fisicamente, mentalmente, emotivamente e spiritualmente. In questo modo, si possono offrire misure correttive affinché la persona possa decidere di mantenere il benessere generale nella sua vita.
3) Veniamo all’importanza delle parole nella tua professione. Cosa studia, nello specifico, l’astrologia?
L’astrologia, come indica il suo nome, deriva da “astro” che significa stella e “logia” o “logos”, che significa conoscenza o studio. Diversamente, l’astronomia – “astro” (stella) e “nomía” (leggi e norme) – è la scienza che studia lo spazio, l’universo con fini puramente scientifici.
In particolare. l’astrologia, che studia anch’essa e si basa sulla conoscenza dello spazio, analizza la posizione e i movimenti dei corpi celesti: come, ad esempio, i pianeti e i satelliti (Luna, Giove, Urano, Plutone, Marte, Venere, Saturno, Nettuno e Venere), gli asteroidi e le stelle (Sole). L’astrologia approfondisce il modo in cui questi influenzano la Terra o la vita dei suoi abitanti; a ciò si aggiungono poi miti e leggende che le conferiscono magia e fascino per la loro giusta interpretazione.
4) Molto spesso, le persone confondono l’astrologia con la cartomanzia e i tarocchi. Che differenza c’è fra la prima e le seconde? L’astrologia ha basi scientifiche?
Comincerò col definire che cos’è l’astrologia per poi spiegare, attraverso il concetto dell’una e dell’altra, più chiaramente la differenza.
Come già detto, l’astrologia si basa sullo studio della posizione dei pianeti e delle stelle al momento della nascita di una persona, che può influenzare la descrizione del carattere e del destino. Gli astrologi interpretano questa posizione degli astri per comprendere la personalità, le relazioni e gli eventi che possono accadere. L’astrologia è una pseudoscienza, poiché le sue affermazioni non possono essere provate scientificamente.
Diversamente, la divinazione è l’azione di prevedere il futuro o scoprire cose occulte. Ci sono diversi metodi: “semi”, interpretazione dei sogni, vedere dadi, fondi di caffè, negromanzia, carte dei tarocchi, ecc.
In definitiva, per essere astrologo (o astrologa) non è necessario possedere alcun talento speciale (magia o occultismo). Non è nemmeno necessario avere una fede religiosa particolare. Se si partecipa a una conferenza sull’astrologia si trovano astrologi cattolici, protestanti, buddisti, ebrei, indù, musulmani, agnostici e atei. Purtroppo, molte obiezioni che si fanno all’astrologia da parte di alcuni credenti si basano sull’ignoranza. Si possono osservare le cattedrali europee piene di immagini e simbolismi astrologici. Per esempio, nella Cattedrale di Canterbury c’è un enorme zodiaco sul pavimento.
5) L’astrologia è una disciplina antica. In che modo è collegata alla mitologia?
Sin da tempi molto remoti, migliaia di anni fa, la sua relazione con la mitologia è profonda e complessa e si manifesta in vari modi.
Innanzitutto, con l’osservazione del cielo: le antiche civiltà osservavano i cieli e creavano storie per spiegare i movimenti degli astri, personificandoli in Dei ed eroi. I primi astrologi erano sacerdoti o saggi, esperti in mitologia.
In secondo luogo, attraverso simbolismi condivisi: i segni dello zodiaco e i pianeti sono strettamente legati a figure mitologiche; per esempio: Ariete → Ariete del Vello d’Oro. Inoltre, i nomi dei pianeti provengono dagli Dei romani, come Giove, Marte, Venere (Zeus, Ares, Afrodite per i Greci).
In terzo luogo, questi miti forniscono un ricco simbolismo che gli astrologi usano per interpretare i significati dei segni e dei pianeti nelle carte astrali.
In sintesi: l’astrologia e la mitologia condividono un’origine comune nell’osservazione del cielo e nel bisogno di dare un senso all’universo. La loro relazione si basa sul simbolismo condiviso e sull’influenza culturale reciproca.
Sperando che il tema vi abbia entusiasmato, o quantomeno incuriosito, vi do appuntamento alla seconda parte dell’intervista!