Data di pubblicazione:23rd Marzo 202123rd March 2021
ISBN:9788899415969
Prezzo (Euro):21.00
N. Pagine:276
Larghezza × Altezza × Profondità (cm):14×21×2 cm
Kosovo – Kosova 1998-1999. La guerra in Kosovo è l’ultima appendice del conflitto jugoslavo, il casus belli per i bombardamenti NATO su Belgrado per fermare Milosevic. La regione (poi Stato) è teatro di crimini di guerra e contro l’umanità: l’impunità è inconcepibile agli occhi della comunità internazionale quindi le terribili violenze avvenute in Kosovo divengono di competenza del Tribunale Internazionale dell’Aja. L’operato della Corte rimane, in parte, incompiuto, tuttavia nel 2011 un report denuncia crimini gravissimi di responsabilità dei comandanti dell’Uçk: sparizioni forzate e traffico internazionale di organi. I presunti rei sono ai vertici del neonato Stato kosovaro. Alla luce di questi fatti, nel 2015 sono co-istituite le Kosovo Specialist Chambers, composte di giudici internazionali e legittimate dal Parlamento kosovaro; il loro mandato è di affrontare i reati internazionali commessi in una delle guerre meno conosciute della storia europea.
Introduzione
Perché un Tribunale?
Perché in Kosovo?
Ma soprattutto, l’operato di questa Corte porterà mai ad una conciliazione tra serbi e albanesi?
Aneddoti personali
Ho conosciuto Benedetta Arrighini e la sua opera grazie all’organizzazione “Gener.azioni” di Bagnolo Mella (BS).
Condividendo con l’autrice gli studi e la professione giuridica, Kosovo tra crimini e guerraha attirato sin da subito la mia curiosità al punto da chiederlo alla mamma come regalo di Natale.
Ho divorato le sue pagine, narranti fatti storici oltreché giuridici, accrescendo ulteriormente il mio bagaglio sui Balcani, la c.d. polveriera d’Europa.
L’opera, partendo dalle nozioni e cronache generali, si concentra sull’operato delle Kosovo Specialist Chambers istituite al fine di punire i crimini commessi dall’Uçk, una delle organizzazioni criminali tra le più pericolose e le meno conosciute, di etnia albanese.
Nonostante il linguaggio tecnico utilizzato dall’autrice, questo libro è illuminante al fine di comprendere il quadro storico precedente la guerra, nonché le recentissime dinamiche che ancora coinvolgono la popolazione kosovara.
Silvia Schenatti (Lecco, 1992) è cresciuta tra il lecchese e la Valmalenco. Consegue il diploma al Liceo socio-psico-pedagogico di Monticello Brianza e si laurea, con lode, in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, discutendo una tesi in diritto penale. Terminati il tirocinio e la pratica forense, nel 2021 ottiene il titolo di Avvocato. Da sempre amante della scrittura, “L’inferno dentro i suoi occhi” è la sua opera prima.
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