Eccoci qua, di nuovo. Come ogni anno, è sopraggiunto il tanto amato, o detestato, periodo di luci, alberelli, presepi e tanti tanti… pacchetti e pacchettini.
Insomma, anche quest’anno è già (quasi) Natale.
Natale, la nascita di Gesù Bambino. La festa del Sole. Già, può sembrare assurdo… ma il 25 dicembre gli antichi popoli celebravano e omaggiavano il dio Sole, colui che muove tutto, colui che ci riscalda.
E, dunque, a pensarci bene, non è poi così strano che i cristiani abbiano “preso in prestito” tale data. In fondo, per loro e per buona parte del mondo, Gesù rappresenta proprio questo: la speranza, l’amore, la luce. In una parola, il Sole.
Ed è curioso pensare come, proprio a Natale, ci sentiamo tutti un po’ più Soli. Più vulnerabili, disincantati. Soprattutto, col sopraggiungere dell’età adulta quando, le vicissitudini e le dolorose perdite disseminate lungo l’esistenza, privano la vita di quel pizzico di magia.
Magia che nemmeno a Natale riusciamo a ritrovare; anzi che proprio in questo giorno ci appare più che mai lontana, inghiottita dalla nostalgia e dai dispiaceri.
Allora ci sentiamo smarriti, persi, naviganti fra un passato che non c’è più e un futuro che non c’è ancora.
Proprio per lenire tali emozioni, e avvalorare, tra le sue imperfezioni, il presente, ho voluto dare spazio alle uniche risorse che, in fondo, esaltano la sottile magia del “qui e ora”: i cinque sensi.
Le sensazioni, il nostro corpo e le sue esperienze assolvono il sacrosanto dovere di tenerci ancorati alla realtà, all’adesso, all’unica porzione di tempo che ci tiene aggrappati alla Vita.
Adattando la rubrica “Il Sesto Senso” al periodo di festività, dal prossimo sabato, e nei cinque weekend di dicembre, pubblicherò sul mio blog altrettanti racconti a tema natalizio. Ciascuno di essi, scritto per adulti e bambini, sarà narrato attraverso uno solo dei cinque sensi. La speranza è quella di fornire una chiave di lettura che, concentrandosi sulle mere esperienze corporee, ci possa allietare e facilitare il “qui e ora”.
Nel corso delle prossime settimane, inoltre, proporrò qualche curiosa lettura sul Natale, adatta anche ai più piccoli, confidando nel fatto che un libro possa essere prezioso compagno di viaggio tra una fetta e l’altra di panettone.
Per ora, dunque, non mi resta che augurarvi un avvicinamento al Natale all’insegna di una consapevolezza, triste o gioiosa, del presente. Unico frammento di tempo per cui batte il nostro cuore.
Silvia
Per addobbi (foto 1), capanne (foto 3) e altre decorazioni natalizie in pietra recarsi presso “Schenatti Srl – La vera pietra“. Poker (foto 2), invece, non è in vendita!
Ciao Silvia, che bell’ide hai avuto!
Non vedi l’ora di leggere i tuoi racconti.
Grazie di cuore
Un abbraccio a te e alla tua Cara mamma
Ciao,
grazie mille! Porterò i saluti anche alla mamma