I colori dell’immenso

Vista

Che forma ha l’orizzonte?

È la domanda che mi pongo non appena, sfinita, raggiungo la vetta. Rumorosamente, mi abbandono su un muretto di cemento, unico retaggio del passaggio dell’uomo. Asciugandomi il sudore dalla fronte, il cui alone lo noto spalmato sul dorso della mano, mi concedo qualche secondo di pausa, utile a schiarirmi le idee.

Dov’è finita la vegetazione? Perché il verde è scomparso dalla gamma di colori catturata dai miei occhi?

Mi guardo attorno circospetta, dubitando di essere ancora sulla stessa Madre Terra. Intorno a me, solo rocce, nient’altro che rocce, le cui spente cromie, dall’ocra al grigio e dal grigio all’ocra, mi trasmettono un senso di abbandono. Forse velata tristezza.

Qua e là qualche piccolo cratere, probabilmente scavato dall’impatto di un enorme masso o dall’atterraggio di una navicella spaziale, dona diversa dimensione e profondità al monotono paesaggio, costringendo il mio sguardo a un saliscendi senza fine.

Riducendo gli occhi a una sottile fessura, mi costringo a osservare meglio, in cerca di qualche particolare a me familiare.

Non trovo nulla. Sono smarrita. Mi sento Amstrong; magari anch’io sto calpestando la superficie della Luna.

Ma quando e come ci sono approdata?

No, non può essere. In fondo, ci deve pur essere un piccolo segno che mi ricordi di stare ancora calpestando il pianeta Terra…

Lo devo trovare. Eccolo!

L’azzurro. Quelle varietà di colori, comprese dal verde acqua al blu, mi insegnano che lì, a qualche centimetro dai miei piedi, giace imperterrita una risorsa d’acqua, elemento tipico ed esclusivo del nostro Mondo.

Allora mi calmo. Sono più serena; la familiarità con l’acqua mi fa sentire più a mio agio.

Alzo lo sguardo, rivolgendolo al Cielo. Appena sopra di me, la cima del monte sta sfiorando la Luna in una dolce carezza, regalandomi forse il riflesso dell’immensità e della magnificenza del suo paesaggio.

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Pubblicato da Silvia Schenatti

Silvia Schenatti (Lecco, 1992) è cresciuta tra il lecchese e la Valmalenco. Consegue il diploma al Liceo socio-psico-pedagogico di Monticello Brianza e si laurea, con lode, in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, discutendo una tesi in diritto penale. Terminati il tirocinio e la pratica forense, nel 2021 ottiene il titolo di Avvocato. Da sempre amante della scrittura, “L’inferno dentro i suoi occhi” è la sua opera prima.