“GOCCE D’INCHIOSTRO” – Intervista all’autrice SILVIA SCHENATTI

di Cristian Sem

Cristian Sem, attraverso un’intervista all’autrice, presenta l’ultima Opera di Silvia Schenatti. “Gocce d’inchiostro” è una raccolta di brevi racconti, corredati da illustrazioni di autori locali e QR-Code rimandanti a una musica, una ricetta e molto altro, reperibili sul blog “Parole, al limite”. Il lettore potrà così vivere una completa esperienza artistica.

“Gocce d’inchiostro”, di Silvia Schenatti

1) “Gocce d’inchiostro”: perché hai scelto questo titolo?

Il titolo “Gocce d’inchiostro” è frutto dell’accoppiamento di una mia idea e di quella della mia amica Francesca.

Inizialmente, pensai di chiamare l’Opera semplicemente “Gocce”, poiché i racconti brevi di cui è composta mi ricordavano tante goccioline d’acqua che, assieme, formano il mare; in questo caso il libro, appunto. Parlando con Francesca, invece, mi suggerì il titolo “Inchiostro”, in quanto avrei messo su carta stampata brani che, fino ad allora, erano soltanto digitali (arricchendoli con nuovi contenuti: inediti, immagini, QR-Code).

Mi piacque il suo suggerimento e, dunque, feci una crasi delle due opzioni: così nacque l’attuale titolo “Gocce d’inchiostro”, a onor del quale l’intera Opera è in bianco e nero.

2) C’è un legame tra “Gocce d’inchiostro” e la tua precedente opera “L’inferno dentro i suoi occhi”? I due libri condividono un tema o un filo conduttore?

Le due Opere appartengono a generi totalmente diversi. L’inferno dentro i suoi occhi è a tutti gli effetti un romanzo, forse una via di mezzo fra thriller psicologico e romanzo di formazione. “Gocce d’inchiostro”, invece, ha delle caratteristiche del tutto innovative: è un libro interattivo che coinvolge diverse forme d’arte. Il lettore, grazie ai QR-Code, ha un ruolo più attivo. Per fare un esempio, attraverso il rimando di alcuni QR-Code, il lettore può cimentarsi in ricette, reperibili sul mio blog, “Parole, al limite”, o godersi, tra un racconto e l’altro, buona musica.

Ovviamente, entrambe le Opere esprimono il mio amore per la scrittura. Più o meno velatamente, mediante esse ho provato a raccontare qualcosa di me.

Copertina realizzata da Francesca Fumagalli

3) Come sei arrivata alla decisione di trasformare il tuo blog “Parole, al limite” in un libro?

La decisione di “trasformare” il mio blog in un libro è stata ragionata, sofferta. L’idea mi è venuta dal suggerimento di alcune persone “adulte” (mettiamola così, ahahah) d’imprimere su carta stampata i contenuti digitali di “Parole, al limite”, perché di più facile fruizione. Inizialmente scettica mi sono convinta quando le richieste in tal senso iniziavano ad essere tante: allora mi sono detta che questo prodotto poteva essere gradito e fruibile.

Tuttavia, non avrei mai fatto questo passo senza l’aiuto di Cristian, mio cugino e autore dell’intervista che state leggendo. Dovete sapere – ed è ora di confessarlo – che dietro le quinte di “Parole, al limite” c’è un enorme e costante lavoro di Cristian, il quale si occupa di tutta la parte gestionale e prettamente digitale del blog, lasciando a me i contenuti e l’editing.

Il suo supporto è stato determinante per la realizzazione di “Gocce d’inchiostro”: oltre all’impaginazione del libro e alla sua revisione, Cristian ha creato tutti i contenuti digitali che completano l’Opera, dai QR-Code alle relative pagine del sito.

A lui, dunque, va tutto il mio grazie… di cuore!

4) In che modo i racconti del blog hanno influenzato o ispirato quelli del libro?

Gocce d’inchiostro” racchiude alcuni racconti che trovate sul blog: in particolare, troverete nove brani della rubrica “Inktober52”, nove de “Il Sesto Senso” e tutti quelli di “Spazio Natale”. Tuttavia, come spiego anche nella prefazione dell’Opera, il blog è stato solo il punto di partenza. Infatti, il libro, oltre ad essere interattivo, comprende anche ben sei brani inediti non pubblicati su “Parole, al limite”, di cui non anticipo nulla!

Per usare una terminologia insiemistica, il libro contiene elementi ulteriori e diversi rispetto al sito, e viceversa.

5) Tra i racconti di “Gocce d’inchiostro”, ce n’è uno che consideri particolarmente significativo? Perché?

Di sicuro ce n’è più di uno. Su tutti, posso citarne tre.

Illustrazione “Panacea, di Melania Rota

Panacea” è un racconto dedicato al mio gatto, Poker. Il brano racconta la storia vera del suo ritrovamento. In un certo modo, io e lui ci siamo salvati reciprocamente: io l’ho accolto e curato dopo che la sua mamma lo aveva abbandonato pochi giorni dopo dal parto; lui ha saputo ridarmi speranza in uno dei periodi più brutti della mia vita.

LuLa”, un inedito, è invece dedicato al mio cane: Lula, appunto. Lei è l’incarnazione della gioia, della voglia di vivere. Lula sa donarmi spensieratezza e un amore incondizionato.

Altro inedito che ho molto a cuore, questa volta della sezione “Il Sesto Senso”, è “Respiro universale”: ho cercato di descrivere, a mio modo, lo spettacolo che si proponeva oltre il finestrino dell’aereo di ritorno da Praga. Praga fu il primo viaggio che feci, sempre con Cristian, dopo un percorso psicologico affrontato per superare la paura di volare: con mio grande stupore, riuscii a sostituire il terrore del vuoto con il rassicurante senso di libertà.

6) Come hai scelto quali racconti includere nel libro? Ce n’è qualcuno che hai lasciato fuori a malincuore?

Come spiego nella prefazione e nei ringraziamenti che aprono e chiudono il libro, la scelta dei racconti tratti dal blog e riportati in “Gocce d’inchiostro” non è stata di mia competenza. Ho preferito delegare questo importante compito ad alcune mie lettrici, ossia Francesca, Sandra, Selene e zia Daniela. Credo fosse opportuno rimettere la selezione a terzi, secondo meritocrazia.

Ovviamente, alcuni dei miei racconti preferiti sono rimasti esclusi. Ciò per varie ragioni: ad esempio, per problemi di spazio o, più semplicemente, perché sono stati scritti dopo la selezione.

7) I QR-Code che rimandano a contenuti multimediali sono una scelta innovativa. Come è nata questa idea?

Quando ho ideato “Gocce d’inchiostro” ho subito pensato che sarebbe dovuta essere un’Opera diversa, più “leggera” e interattiva. La volontà era quella di mettere al centro il lettore, non solo come soggetto passivo ma anche attivo. Inoltre, volevo unire diverse forme artistiche, non esclusivamente letteraria, per creare qualcosa di nuovo e più completo.

Dunque, è nata l’idea d’inserire QR-Code che rimandassero a una musica, una ricetta e altri contenuti. Idea che è stata subito sposata da Cristian e che, con il suo aiuto, ha preso forma.

8) La combinazione di testo, immagini e musica sembra puntare a un’esperienza artistica completa. Pensi che sarà il tuo tratto distintivo in futuro?

Di sicuro questa combinazione è innovativa e spero futuristica. Questa idea mi è nata spontaneamente quando ho deciso di produrre “Gocce d’inchiostro” in quanto, appunto, volevo dargli un taglio distintivo e meno impegnativo rispetto al classico libro.

Non so dirti se questo connubio sarà il mio tratto distintivo in futuro, appunto perché tale decisione è stata più una decisione di pancia. Posso dirti che attualmente sto lavorando ad altri progetti che però hanno il classico taglio del romanzo (piccolo spoiler).

9) Le illustrazioni in bianco e nero richiamano le “gocce d’inchiostro”. Cosa vuoi trasmettere attraverso questa scelta stilistica?

Anzitutto, ho fatto questa scelta stilistica per un gusto prettamente personale: le illustrazioni in bianco e nero, a mio parere, sono più armoniose ed eleganti. Inoltre, si sposano alla perfezione con il titolo dell’Opera.

In generale, ho impostato il libro in modo che grazie ai racconti brevi, “gocce” appunto, il lettore non debba metterci lo stesso impegno necessario per i romanzi. Mi piaceva un’idea di una lettura e consultazione dell’Opera più sbarazzina, “mordi e fuggi”, quindi accessibile e fattibile per chiunque.

10) Che significato personale ha per te questo libro?

Sfida. Questo libro per me ha rappresentato un’enorme sfida. Ho messo in campo tutta me stessa, uscendo anche dalla mia zona di comfort data dalla sola scrittura. Dietro la creazione di “Gocce d’inchiostro” c’è infatti molto altro: molte competenze e conoscenze che ho dovuto acquisire strada facendo.

Illustrazione “Mondo Capovolto”, di
Chiara Schenatti

Ho dovuto imparare a coordinare il lavoro di molte persone, rispettando i miei e i loro tempi. Penso a tutti gli artisti che hanno collaborato attraverso i bellissimi disegni che troverete nell’Opera. Vorrei ringraziarli uno a uno: Chiara, Francesca, Melania, Alessandra, Stefania, Claudia, Simona, Elisa, Laura e Federico. Le piccole artiste i cui disegni sono a corredo di alcune ricette che troverete sul blog: Sara, Sofia e Maria Vittoria.

Tuttavia, la sfida più difficile è stata quella relativa all’acquisizione, e messa in pratica, di competenze grafiche e digitali, non esattamente il mio campo. Un grazie di cuore a Marco, Luca e in particolare Cristian che mi hanno affiancata in questo percorso, supportandomi pazientemente.

La pubblicazione di “Gocce d’inchiostro” mi fa sentire realizzata.

11) Se dovessi descrivere “Gocce d’inchiostro” in tre parole, quali sceglieresti e perché? Che emozioni o messaggi racchiudono queste tre parole?

Domanda difficile, ma ci proverò:

i) Innovativo: “Gocce d’inchiostro”, come spiegato, è un libro diverso, per certi versi multimediale. L’idea è quella di unire varie forme d’arte (letteraria, figurativa, musicale, culinaria), così da offrire al lettore un’esperienza il più possibile completa;

ii) Dinamico: la finalità prima dell’Opera è quella di coinvolgere il lettore in varie esperienze. Faccio un esempio: quando ho deciso d’inserire le ricette, mi sono immaginata una famiglia intenta a cooperare nella riuscita del piatto e unita in un momento di condivisione. In questo senso sarei felice che venisse interpretato il libro;

iii) Soddisfazione: “Gocce d’inchiostro” rappresenta una soddisfazione personale; la concretizzazione di un percorso, partito da molto lontano, nel quale ho messo in gioco tutta me stessa, confrontandomi con mie difficoltà. Non nascondo che la sua realizzazione ha visto momenti difficili, in cui sembrava avessi perso ogni motivazione. Tuttavia, la sua riuscita, grazie anche al supporto di molte persone, ha ripagato ogni sacrificio.

12) “Gocce d’inchiostro” è già disponibile? Dove si può acquistare?

Sì, “Gocce d’inchiostro” è già in vendita. Il libro è in commercio da martedì 26 novembre 2024, sul sito Amazon… dunque, facilmente acquistabile da chiunque. Basta un click, per usare lo slang odierno!

Tuttavia, volevo segnalarvi alcune date nelle quali presenterò “Gocce d’inchiostro” e che, quindi, possono essere un’occasione per conoscerci di persona e conoscere meglio ciò che mi ha spinta a creare questa Opera.

Il 7 (dalle h. 15:00 alle 22:00) e l’8 (dalle h. 9:30 alle 21:00) dicembre, sarò al mercatino natalizio di Villa Sommi Picernardi, di Olgiate Molgora (LC). Sarà possibile acquistare, direttamente dal mio banco, una copia del libro, abbinata a una originale e artigianale idea regalo. Domenica 8 dicembre, alle h. 9:30, inoltre, farò una presentazione di “Gocce d’inchiostro” presso il bar della stessa Villa, per una “colazione letteraria”.

Gli appuntamenti segnati sul calendario, però, non sono ancora finiti! Sabato 4 gennaio 2025, alle h. 17:00, potremo incontrarci presso la sala della CRI di Chiesa in Valmalenco, in via Roma. Chiacchiereremo e svelerò alcune curiosità a proposito del libro.

Sono contenta e onorata di condividere e avervi presentato la mia nuova Opera! Grazie di cuore a Cristian per questa meravigliosa intervista!!!

Ovviamente, nei prossimi mesi seguiranno altri incontri di presentazione di “Gocce d’inchiostro”, sul territorio lecchese e non solo. Non mancherò di darne contezza attraverso i canali social e “Parole, al limite”.

4,8 / 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.