Inseguite i vostri sogni e, se non realizzati, ce ne saranno sempre di nuovi per cui lottare, in cui crederci. Questo l’augurio ai tanti ragazzi che ho avuto il piacere d’incontrare, in occasione della cerimonia della consegna delle borse di studio.
Durante l’evento, nell’amena cornice di Villa Cabella, sala consigliare del Comune di Annone Brianza, ho avuto l’onore di presentare il mio romanzo, “L’inferno dentro i suoi occhi”. Il tutto si è svolto attraverso un intenso e sincero dialogo con la mia amica e collega Laura Bartesaghi, consigliere alla gioventù. Le sue domande e i suoi interventi sono stati fondamentale spunto di riflessione, per i giovani e gli adulti presenti.
Ma, in fondo, cos’è la cultura?
Quesito non facile a cui rispondere, soprattutto in adolescenza dove la scuola, si pensa, sia semplicemente un qualcosa che ci viene imposto. Forse un insieme di voti determinanti la promozione o la bocciatura. Insomma, un giudizio su noi stessi.
Avendo, oramai, qualche anno in più dei brillanti studenti premiati, mi sono resa conto, con il tempo e il sacrificio, che la cultura non si avvicina a nulla di tutto questo. Anzi, probabilmente, ne è l’antitesi.
Sì, perché il sapere non è altro uno strumento al nostro servizio, di cui sta a noi essere abili forgiatori. La conoscenza è pensiero critico, grazie al quale possiamo vivere il meraviglioso dono dell’emancipazione.
Insomma, la cultura è libertà!
Attraverso essa possiamo creare, costruire, sperimentare. Possiamo persino confrontarci con noi stessi, scegliendo il nostro cammino secondo le personali inclinazioni e i nostri talenti.
La cultura, inoltre, ci rende liberi di sbagliare. Di tornare indietro e scegliere un diverso imbocco, richiamando e servendoci di tutte le conoscenze possedute. Magari anche di quelle digerite a fatica.
Ringraziando Laura e il Comune di Annone Brianza dell’evento, auguro ai suoi ragazzi di sperimentare la sacrosanta libertà di sbagliare, focolare che alimenta ogni più grande successo.