Contare le sedie
La bambina la cui prima parola è stata “betoniera”, la studentessa che si appassiona ai numeri per amore di un surfista, la donna che scopre il desiderio di maternità dopo un incontro con le orche – sono tutte istantanee parziali, capaci di catturare l’essenza.
La vita di una donna possiamo guardarla come un fiume che corre, o fermarla in corsa per saggiare ogni volta la trasformazione. È quello che fa Ester Armanino in questo libro curioso nella struttura, profondamente caldo.
Un tassello dopo l’altro, il quadro si compone e il ritratto che ne viene fuori è tenacemente vivo, tridimensionale, fatto di attese, fughe, perdite, incontri, capacità di costruire, solitudine, fondamenta.
E così, come in quel gioco delle sedie che si faceva da bambini, sottraendo un pezzo alla volta, il dolore può diventare una sfida alla pari, l’amore di sé – di tutte le donne che abbiamo dentro – un po’ screanzato e finalmente possibile.
Aneddoti personali
La lettura di “Contare le sedie” è stata frutto di un esperimento: per variare genere letterario, non rimanendo impantanata nelle sole categorie “Giallo” e “Saggistica, ho chiesto alla mia amica Francesca di andare in biblioteca a scegliermi un libro a caso.
Detto, fatto. Sullo scadere del tempo a disposizione, quando la bibliotecaria le ha annunciato gentilmente l’imminente chiusura, Francesca si è trovata per le mani questo romanzo.
Ormai, era suo; o meglio, mio. La sorte aveva scelto.
Recensione
Contare le sedie” è un romanzo introspettivo, composto da piccoli spaccati di vita reale. Al fine di comprenderne il profondo significato, è necessario assaporarlo fino all’ultima pagina.
Ester Armanino, con il suo vocabolario semplice e immediato, costruisce magistralmente l’essenza di ogni donna, nella sua forza e fragilità.
L’opera è, quindi, un elegante invito alla riflessione sulle mille sfaccettature della femminilità e su come ogni dettaglio, anche il più irrilevante, sia potenzialmente in grado di plasmare irrimediabilmente la nostra esistenza.
Conclusioni
Perché fin da bambine siamo così, “dolcemente complicate“…
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Citazioni
Ci sono cose che sono importanti da sapere, cose per le quali si rischia moltissimo, e che facciano paura agli uomini è secondario
È come aver letto l’animo dell’autrice… Trasparente, bello, coinvolgente a tal punto da perdersi tra le pagine e ritrovarsi insieme a Lei…
Mi è sembrato di essere al fianco della scrittrice e vedere l’opera nella sala dei sogni… Forse perché essendo di Genova riesco ad incontrare alcuni particolari.
Piacevole ed intenso sino sentire la forza e delicatezza della vita che trascorre dentro Ester…
Meraviglioso… Per la cifra stilistica, i dettagli e la cura dell’anima…
Raffaele