

Clementina
Ispirato alla storia vera della bisnonna dell’autrice, “Clementina” è un romanzo che non si dimentica, grazie alla forza di un personaggio estremamente contemporaneo: una donna «tutta gesti», viva, carismatica, inquieta, sempre in cerca di qualcosa, pronta a superare i confini della memoria famigliare e ad abitare la nostra. È il 1916, la Grande Guerra infuria e Clementina ha una sua personale battaglia da combattere. Suo marito Cesare, prima di morire, le ha fatto promettere che dovrà garantire ai loro figli la possibilità di realizzarsi, come avrebbe fatto lui.
Così Clementina lascia Roma con Filippo, Emira e Francesco, e torna a vivere a Lecce nella casa di famiglia insieme alle due sorelle, Maria e Anna, cucite strette l’una all’altra da una complicità assoluta. È Germain, professore francese pacato e visionario, a suggerirle la strada per mantenere la sua promessa: se è stata lei a curare l’istruzione di Filippo, perché non aiutare nello studio anche altri ragazzini? E non come atto di carità, ma per lavoro? Quando, vincendo le proprie resistenze e quelle del suo tempo, Clementina decide di accettare i primi allievi, non immagina che insegnerà per più di vent’anni e fonderà nella sua casa una vera e propria scuola. Soprattutto non immagina che nel tentativo di aiutare i propri figli a realizzarsi, finirà per realizzare sé stessa.
Molto tempo prima, Clementina era una ragazza che scriveva racconti, un’adolescente che voleva leggere e studiare e che secondo il padre «sarebbe stata un maschio perfetto», e poi una giovane moglie di poche parole e molti pensieri, capace di conquistarsi nella casa matrimoniale una stanza tutta per sé. Ma gli anni di Roma sono stati anche gli anni del grande dolore. Solo mettendo a punto il suo metodo d’insegnamento, empirico e tutt’altro che convenzionale, Clementina ritroverà quella parte di sé che aveva perso. Intanto la Storia del primo Novecento – il fascismo, la guerra – le arriva addosso, a volte con violenza, più spesso come un rumore di fondo. Mentre lei continua a fare la sua piccola, domesticissima, rivoluzione.
Aneddoti personali
Quando iniziai a leggere “Clementina” ero un po’ scettica: una storia vera, non esattamente il mio genere.
Pagina dopo pagina, incominciai però ad apprezzare questa giovane donna, riconoscendomi nella sua caparbietà e nella sua sete di cultura. Terminato il romanzo, mi accorsi di essermi affezionata al suo personaggio.
Recensione
“Clementina” racconta una storia vera, quella della famiglia d’origine dell’autrice, Giuliana Salvi.
La trama, divisa tra Lecce e Roma, è ambientata in diversi periodi storici, spaziando dalla Grande Guerra sino, e oltre, la Prima Guerra Mondiale. Punto forte di questo libro è la sua capacità, attraverso la voce narrante, di raccontare fatti personali dei protagonisti non tralasciando però gli avvenimenti storici, sempre presenti sullo sfondo.
“Clementina” è, inoltre, vero e proprio inno al diritto femminile alla cultura che, troppo spesso, noi donne di oggi, diamo per scontato.
Conclusioni
Stimola a riflettere!
Voto
Citazioni
La mantengo quella promessa. L’ho fatta prima a te e poi a me stessa
❤️❤️❤️❤️
Grazie!!!!