AFFERMATO O ESORDIENTE?

1) Un popolo di scrittori

Italiani, popolo di artisti e amatori, fin dai tempi dell’antica Roma. Il Bel Paese, per usare un’espressione dantesca, è da sempre la culla della cultura: canzonieri, poeti, oratori si sfidavano a suon di rime e battute ad effetto.

La nostra penisola, inoltre, ha visto la nascita del latino, il quale col tempo ha dato origine a quelle che vengono definite “lingue neolatine”, ossia italiano, spagnolo, francese, portoghese, romeno e ladino. Insomma, la diffusione del verbo ha sempre contraddistinto la cultura italica.

Anche nell’era moderna, con la divulgazione capillare dei social network e di altri intrattenimenti, gli italiani non sembrano aver perso la passione per l’arte letteraria. Secondo i dati ISTAT del 2022, infatti, ogni giorno vengono pubblicati 237 nuovi libri, comprendenti i vari generi. A fronte di una crescita progressiva degli scrittori, la platea di lettori, al contrario, resta pressoché invariata: 37 milioni di persone. Dunque, solo circa un italiano su due può considerarsi lettore abituale.

Tale tendenza porta, di fatto, a uno stagnamento del mercato editoriale. Infatti, essendo l’offerta maggiore della domanda, gli addetti sono più propensi a promuovere un autore già conosciuto e affermato, che garantirà un certo incasso. In tale realtà, dunque, a rimetterci sono più di tutti gli esordienti i quali, anche se bravi, faranno fatica a farsi largo nel mare magnum di libri pubblicati, in quanto meno pubblicizzati rispetti ai loro colleghi “famosi”.

Ma siamo sicuri che gli italiano preferiscano “l’usato sicuro”?

2) Quasi un dominio

Come per ogni articolo di “A voi la parola”, sui miei canali social ho lanciato un piccolo sondaggio riguardante la preferenza tra autori affermati o esordienti. I risultati sono stati i seguenti:

Senza alcuna pretesa di scientificità, è emerso come i lettori sia propensi ad acquistare un libro di un autore esordiente. In particolare, il l’86% dei votanti ha espresso la sua preferenza a favore dell’emergente, mentre solo il 14% a favore della firma affermata.

3) Nuovi orizzonti

Secondo quanto è risultato dal sondaggio, che rappresenta una minuscola proiezione della popolazione italiana, la gran parte dei lettori gradisce cimentarsi in romanzi di scrittori esordienti.

Per “esordiente” s’intende colui che, con l’opera, si affaccia al panorama letterario. Ciò che, a mio avviso, può spingere il fruitore a scegliere, sugli scaffali di librerie fisiche o virtuali, il libro di un emergente è la curiosità.

Infatti, ogni autore esprime un personalissimo stile di scrittura e di raccontare la storia che, inevitabilmente, si contraddistingue da quello altrui. Dunque, probabilmente, è la voglia di sperimentare, di scoprire, di confrontarsi col nuovo, insita in ognuno di noi, che ci porta verso la novità.

Leggere scrittori sconosciuti può, perché no, darci lo spunto per il cambiamento.

4,4 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Silvia Schenatti

Silvia Schenatti (Lecco, 1992) è cresciuta tra il lecchese e la Valmalenco. Consegue il diploma al Liceo socio-psico-pedagogico di Monticello Brianza e si laurea, con lode, in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, discutendo una tesi in diritto penale. Terminati il tirocinio e la pratica forense, nel 2021 ottiene il titolo di Avvocato. Da sempre amante della scrittura, “L’inferno dentro i suoi occhi” è la sua opera prima.

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