Semplicemente, Silvia!
Tetraparesi-spastico-distonica.
Venni al mondo, nell’ormai lontano 1992, intrappolata in una gabbia; per il personale ospedaliero ero asetticamente questa, una sterile diagnosi.
A seguito di complicanze durante il parto, aree del mio cervello non si misero mai in funzione, non nutrite da sufficiente ossigeno.
Non avrei mai camminato né parlato, letto né scritto, capito né amato… a detta di alcuni medici.
Nacqui, quindi, con una Spada di Damocle.
Una sentenza inappellabile.
Tetraparesi-spastico-distonica, continuavano a ripetere i luminari.
Io ero questa difficile combinazione di parole. Niente di più.
Che c’ero venuta a fare in questo Mondo?
Eppure, se mi avevano catapultata sulla Terra, anch’io avrei dovuto avere un ruolo.
Dovevo soltanto cercare la mia dimensione, il mio fine.
Cosa voleva da me la Vita?
Ma certo! Ero scesa quaggiù con uno dei compiti più difficili.
Avrei dovuto ribaltare le apparenze, andare oltre i preconcetti riposti nella mente umana… e, cosa ben più difficile, avrei dovuto trascinare con me in questo vorticoso tunnel anche le altre persone, o almeno quelle che avevano l’umiltà di mettersi in gioco.
Ecco cosa ero venuta a fare qui… a sparigliare le carte in tavola!
Decisi di impegnarmi nella mia missione, già dai tempi dell’asilo!
Com’era?
Silvia non avrebbe mai camminato: una delle mie grandi passioni è la montagna e raggiungere i suoi meravigliosi scorci, rigorosamente a piedi.
La ragazzina non avrebbe mai parlato: mi sono laureata con lode in Giurisprudenza, discutendo una tesi in diritto penale. Ah… sono anche diventata Avvocato!
Vabbé, comunque non sarebbe mai riuscita a leggere né a scrivere: di recente ho pubblicato il mio primo thriller, “L’inferno dentro i suoi occhi”. Spero il primo di tanti.
Una persona con disabilità non sarebbe stata in grado di amare: ho costruito forti legami di amicizia e sono reduce da una profonda storia d’amore, durata parecchi anni. Ho sperimentato il sesso, riscoprendomi donna.
Tetraparesi-spastico-distonica: solo un confuso ammasso di lettere. Niente di più.
Silvia… semplicemente.
Ecco chi sono!
Parole, al limite
L’idea di aprire un blog è nata di recente, dettata dal desiderio di aiutare il lettore a non fermarsi alle apparenze e ai preconcetti.
“Parole al limite“, infatti, non vuole essere un semplice blog letterario. Al contrario, lo scopo di questa pagina, che sarei felicissima di raggiungere anche solo in parte, è quello di sviluppare in chi mi sta leggendo un ragionamento critico, che vada al di là della nuda semantica.
Filo rosso delle varie rubriche che vorrei proporre, e di cui vi spiegherò in seguito, è quello di indagare le potenzialità e, soprattutto, i limiti del linguaggio, parlato e scritto. Limiti che, molto spesso, plasmano le idee e la visione del mondo, imbrigliando la nostra Anima in una gabbia e privandoci, inconsciamente, della possibilità di esternare il nostro Io.
L’estrema importanza di saper utilizzare, e soppesare, i singoli termini l’ho sperimentata proprio sulla mia pelle. Come vi ho già raccontato, io avrei dovuto semplicemente coincidere con la difficile espressione “tetraparesi-spastico-distonica”.
Ma io non sono questo; sono molto di più!
Se mi fossi arenata o lasciata ingannare dalla fredda diagnosi, mi sarei persa la meraviglia dell’Oltre che vive al di là di ogni Limite!
Non avrei avuto la fortuna di guardare il Mondo con occhi diversi e, forse, mi sarei accontentata di trascorrere l’Esistenza all’ombra di quello stupido preconcetto, sentendomi un tutt’uno con quelle parole.
La consapevolezza di quanto sia delicata la scelta di un solo vocabolo l’ho acquisita con la stesura del mio primo romanzo “L’inferno dentro i suoi occhi”: è stato incredibile notare come la sostituzione di un termine con un altro, talora anche un suo sinonimo, modificasse in radice il senso della frase e, addirittura, dell’intero racconto.
Così facendo, mi resi conto di avere fra le mani uno strumento potentissimo: con una sola parola avrei potuto influenzare il lettore e la sua percezione dei fatti.
Meraviglioso e inquietante, al tempo stesso…
Da qui, appunto, l’idea d’inaugurare questo blog, con l’augurio che chi mi legga possa entrare anche solo in punta di piedi in quel meraviglioso e sorprendente universo che si cela Oltre il Limite!
Queste, al momento, le rubriche pensate:
- Intervista ad altri autori/autrici incentrata, in particolare, sull’importanza che hanno dato nella stesura della loro opera alla scelta dei termini e dello stile linguistico;
- Articoli su tematiche linguistiche/letterarie costruiti coinvolgendo il pubblico, attraverso semplici e veloci sondaggi sui miei canali Social finalizzati a indagare i gusti del lettore (Instagram: silvia.schenatti; Facebook: Silvia Schenatti);
- Piccoli racconti settimanali ispirati alla pagina Instagram “Inktober”. Per questa rubrica ho voluto sperimentare qualcosa d’innovativo: parlando con due cari amici, ho deciso di impegnarmi anch’io in questa difficile sfida. Tuttavia, invece che con le illustrazioni, ho optato per una sua versione “letteraria”. Dunque, partendo dal vocabolo proposto ogni giovedì da “Inktober”, proverò a costruire un racconto che sarà poi pubblicato su questo blog. A completamento di questa rubrica, a corredo quindi del mio scritto settimanale, mi piacerebbe aggiungere un’opera d’arte o una foto inviata da voi (io sceglierò la più pertinente alle mie parole), tramite i miei canali Social o e-mail. Ovviamente, pubblicando il vostro nome e cognome!
- Ultimo ma non ultimo, anzi, forse la colonna portante di “Parole, al limite“, è la rubrica incentrata sul ruolo giocato dalle parole nelle varie professioni. In questo spazio, intervisterò un professionista di diversi settori concentrandomi sulle potenzialità e, soprattutto, sui limiti del linguaggio nella loro attività lavorativa. Il mio intento, altresì, è quello d’indagare e veicolare l’importanza e i vantaggi rivestiti da forme comunicative diverse da quella verbale in determinate situazioni.
Infine, su “Parole, al limite” vi terrò sempre aggiornati riguardo gli appuntamenti di presentazione del mio romanzo, “L’inferno dentro i suoi occhi”, cosicché, se vi andasse di partecipare a una serata, sarei felicissima di conoscervi di persona! Ovviamente, il giorno seguente l’incontro, non mancherò di aggiornarvi con tanto di racconto e foto dell’evento!
Davvero davvero DAVVERO
interessante e profondo, un porto sicuro per chi come te indaga e non sta in superficie, va oltre la parola!
Grazie tante!!
In bocca al lupo per questo tuo nuovo progetto!
W il lupo!!
Sono così curiosa di seguirti e leggerti ad ogni aggiornamento! Grazie!
Speriamo ti piacciano i contenuti ahahah
Interessantissimo il tuo progetto. Sei una forza della natura una combattente che non vede limiti. Mi piace 👍
Grazie mille!
Sarà stimolante ed un piacere seguire gli sviluppi di questo progetto! Sicuramente io ne fruirò come utente lettore e cercherò di capire se in grado di interagire…
Vivissimi complimenti per l’indomito spirito di iniziativa e per la sempre rinnovata creatività!
Grazie mille Claudia, spero che i contenuti che proporrò siano di tuo (e di vostro) gradimento!
Grazie Silvia, ogni settimana è molto, molto bello leggere i tuoi scritti…pieni di sentimenti, di attenzione e cura!!! Trovo molto interessanti anche le interviste agli altri scrittori…Viva la gioventù, le vostre menti fresche e la vostra energia👏👏👏😍
Grazie mille 🤩
Sono contenta che piacciano le rubriche del mio blog e che siano da compagnia e stimolo!!
Ciao Silvia, ieri ero alla presentazione del tuo libro a Mandello e il tuo entusiasmo verso la vita mi ha riempito il cuore di energia positiva. Ti ringrazio tanto e non vedo l’ora di leggere il tuo libro che hai descritto con un po’ di ironia verso quella fine aperta…
Ciao Nadia,
innanzitutto, grazie per essere venuti alla presentazione.
Spero che il mio libro ti piaccia e sono contenta che ti interessa anche il blog!
Un saluto a tutti.