Arlate, 23 dicembre 2023
Caro Babbo Natale,
è un po’ di tempo che non ci sentiamo… o meglio, che non ti scrivo. L’ultima volta che l’ho fatto, ormai più di vent’anni fa, ero ancora bambina. Allora, sapevo perfettamente cosa chiederti: una bambola, un peluche, un libro, un gioco da condividere con mia sorella e i miei cugini. Ora, invece, non te lo nascondo, faccio un po’ più fatica a esporti le mie richieste.
Non che ho perso la fiducia in te… ma adesso i miei desideri, quelli di una giovane donna, non possono più trovare posto nel tuo enorme sacco di iuta, fra giocattoli e dolciumi. Tuttavia, dato che credo nella tua magia, te li confiderò lo stesso, sicura che troverai il modo per aiutarmi.
Ho spedito questa mia lettera con grande ritardo, a pochi giorni dal Natale, perché indecisa su cosa chiederti. Dopo una profonda riflessione, ho scelto di affidare al mio breve scritto solo due preghiere.
Anzitutto, caro Babbo, vorrei che mi aiutassi, con il tuo mistero, a continuare a rimanere me stessa, in ogni situazione che il futuro mi riserverà. Ti chiedo, perciò, di aiutarmi ad accogliere me stessa, prima ancora che gli altri; a non giudicare i miei difetti e a rispettare i miei limiti. So che non è facile, ma confido in te!
Inoltre, vorrei pregarti di darmi una mano a tenere sempre accesa la fiammella della speranza, vero motore della vita. Speranza di esaudire alcuni miei sogni che ancora custodisco gelosamente nel cassetto, oltreché nel cuore. Non m’importa se per esaudirli dovrò fare sacrifici, perché so che tu mi darai la forza per sostenerli. E, a dir la verità, non m’importa nemmeno se effettivamente si realizzeranno… sì perché, in fondo, sperare nella loro riuscita è la parte che mi piace di più.
Prima di salutarti, Babbo, ti vorrei ringraziare. Tralasciando le decine di cose per cui dovrei farlo, mi voglio concentrare su una in particolare. Grazie per avermi concesso il privilegio di scrutare, in prima persona, lo sguardo di un animale, Poker e Lula su tutti. Attraverso esso ho conosciuto l’amore e la gratitudine, vero senso della Vita.
Non mi resta che salutarti e augurarti un sereno Natale!
Con affetto,
Silvia
P.S. Fai buon viaggio domani!