1Q84

1Q84

Haruki Murakami
Tokyo, 1984. Aomame è un’assassina spietata e fragile. In minigonna e tacchi a spillo, vendica tutte le donne che subiscono violenza, con una tecnica micidiale e invisibile. Tengo è un ghost writer che deve riscrivere un libro inquietante, pericoloso come una profezia. Entrambi si giocano la vita in una storia che sembra destinata a farli incontrare. Ma quando Aomame vede sorgere in cielo una seconda luna, capisce che, forse, non potranno condividere neppure la stessa realtà…

Introduzione

Paese di provenienza della trilogia: Giappone.

Aneddoti personali

Mi sforzo di guardare la realtà attraverso gli occhi di Aomame: anch’io, riducendo lo sguardo a una fessura, scorgo in Cielo due Lune. Per soffocare l’ansia trasmessami da quella visione, impugno timidamente il gelido rompighiaccio con cui la donna, di tanto in tanto, si fa meticolosa servitrice di Dio, portando giustizia su questa Terra. A modo suo, mentre, seduta al bancone di un bar, sorseggia distrattamente un cocktail, di cui assapora il gusto dolciastro scivolarle sin nella gola, impegnata a pensare alla sua ultima vittima. O a quella futura…

In un attimo, quasi utilizzassi il teletrasporto, mi ritrovo seduta ai piedi del letto di Tengo. È notte, ma i ripetuti squilli provenienti dal telefono lo costringono a tornare vigile. Con fare contrariato, risponde al suo editor, mentre, con il naso affondato nel cuscino, inala le ultime tracce del profumo lasciato da Fukaeri. La bella e misteriosa fanciulla che gli ha sconvolto la vita.

Recensione

Niente è come sembra in questa trilogia. Il genere letterario Ucronia e quello Giallo si fondono in un perfetto mix di mistero.

Lo stile dell’autore, Haruki Murakami, è al tempo stesso scorrevole e coinvolgente. Sa tenerti incollato pagina dopo pagina.

Inutile dire che, già dal titolo, “1Q84” allude al capolavoro di George Orwell, “1984”. Anche in quel romanzo, il Mondo viveva una realtà inimmaginabile.

Conclusioni

La lettura di “1Q84” è semplicemente un’esperienza mistica!

Voto

5/5

Citazioni

Ma forse in realtà non scegliamo proprio niente. Probabilmente tutto è stato già deciso dall’inizio e noi facciamo solo finta di scegliere. Il libero arbitrio non è altro che un’illusione.

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Silvia Schenatti

Silvia Schenatti (Lecco, 1992) è cresciuta tra il lecchese e la Valmalenco. Consegue il diploma al Liceo socio-psico-pedagogico di Monticello Brianza e si laurea, con lode, in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, discutendo una tesi in diritto penale. Terminati il tirocinio e la pratica forense, nel 2021 ottiene il titolo di Avvocato. Da sempre amante della scrittura, “L’inferno dentro i suoi occhi” è la sua opera prima.

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